A fine contratto lascia il club e il 28 novembre 2018 annuncia il suo ritiro dal calcio. La novità rimase inizialmente circoscritta a quell’annata, tanto che si dovette attendere la fine del decennio per vedere nuovamente i giocatori doriani sfoggiare una terza muta. Pochi giorni dopo, l’allenatore Harry Redknapp gli assegnò la fascia di capitano per rafforzare il suo rapporto con il club. Nella sua seconda avventura con gli Spurs, con la maglia numero 15, Keane debuttò l’8 febbraio 2009 contro l’Arsenal. Keane si trasferì nuovamente al Tottenham il 2 febbraio 2009 per un saldo di 12 milioni di sterline, potenzialmente lievitabili a 16 via bonus. Questo trasferimento fece sì che il totale del denaro pagato per i vari trasferimenti di Keane ammonti a 75 milioni di sterline. Dopo il trasferimento il Tottenham ritirò la denuncia contro il Liverpool poiché i Reds fecero una donazione alla Tottenham Hotspur Foundation e la società si scusò per il suo comportamento. Durante il mercato di gennaio, il Tottenham contattò il Liverpool per riavere l’attaccante e i Reds accettarono l’offerta poiché l’attaccante irlandese non aveva reso per quanto ci si aspettava.
La versione canotta vede sparire le maniche e riprende la trama del colletto della maglia per i bordi delle aperture superiore e laterali. La numerazione è quella classica dell’azienda abruzzese e presenta numeri di tessuto cuciti sul retro della maglia con cucitura a macchina a zig zag. Keane segnò il suo primo gol con la maglia del Liverpool il 1º ottobre 2008 in Champions League contro il PSV ad Anfield. Nella sua prima intervista da giocatore del Liverpool, Keane non espresse il rammarico per le polemiche sul suo trasferimento ma disse che avrebbe scelto la maglia numero 7: un numero prima appartenuto a giocatori come Kenny Dalglish e Kevin Keegan. La maglia è senza numero e senza nome del calciatore. Per la stagione successiva gli venne riassegnata la maglia numero 10. Nel luglio 2009 ha partecipato al torneo amichevole Premier League Asia Trophy in Cina. Segnò il suo primo gol il 4 marzo 2009 contro il Middlesbrough. Il 12 aprile è stato scelto come player of the month (giocatore del mese) di marzo. Le polemiche però non finirono perché il presidente del Tottenham, Daniel Levy, dichiarò la sua insoddisfazione sostenendo che il Tottenham fu costretto a cedere il giocatore al Liverpool.
Allorché l’ebbero mostrato ai dirigenti del club (segnatamente il presidente Andrea Fagnani e il direttore generale Mario Preto), questi ultimi decisero di ricavarne un nuovo logo per la società. Ammessa nel nuovo Campionato Nazionale Dilettanti. Ha concluso il quadrimestre in biancoverde con 16 reti in 19 presenze, che lo rendono capocannoniere stagionale del club, ed al termine della stagione anche il nuovo manager Neil Lennon ha tentato di trattenerlo a Glasgow. Gioca solo 9 partite con il club indiano anche a causa di problemi al tendine d’achille. A tali problemi venne tuttavia progressivamente posto rimedio, ampliando le arterie viarie e gli spiazzi di sosta. Quando lo vide, gli disse: “Sei fantastico. La stagione 2009-2010, iniziò in casa, a White Hart Lane, contro il Liverpool, partita terminata 2-1 per gli Spurs. Il quotidiano riporta anche una dichiarazione di John Aldridge, 50 gol nel Liverpool, che disse «Rafa sta creando confusione nella mente di Robbie». I ragazzini vengono affidati a Raffaello Bonifaccio che di quei ragazzini diventa lo scopritore, il maestro sul campo, ma anche l’educatore. Ha svolto anche il ruolo di allenatore giocatore durante la sua militanza. 4-5-1, maglia replica napoli 2025 ruolo a lui non congeniale.
Il 26 settembre 2009 ha messo a segno la sua prima quaterna in carriera nel 5-0 rifilato al Burnley, raggiungendo le 120 reti segnate in Premier League. Il 19 agosto 2009 ha segnato il primo gol stagionale contro l’Hull City. Segna il suo primo gol con i Galaxy il 20 agosto 2011 nella gara d’esordio contro i San Jose Earthquakes. Il 4 agosto 2017 firma con l’ATK, maglia viola real madrid squadra militante nella Indian Super League. La Curva Nord oggi è intitolata a Lauro Perini, capo storico della tifoseria azzurra, fondatore nel 1979 del gruppo Commando Ultrà Indian Trips (C.U.I.T. Nel 1997/98, durante gli ultimi anni di Serie D, la tifoseria è costretta a tornare nella tribuna ovest a causa delle nuove normative per la sicurezza e l’ordine pubblico. La tifoseria del Parma è composta da varie associazioni: il Centro di Coordinamento dei Parma Club (che riunisce la maggior parte dei club) e l’Associazione Petitot.