Frasi sulla maglia di calcio

woman holding a greeting card and a glass of wine «Alessandro, all’età sua, mica lo so quanto riuscirà ad avanzare nel calcio dei palleggi per i promo di Sky», avevo scritto. Lizzani in un suo libro ha scritto che l’allora presidente della Camera dei deputati, dopo aver visto il film in proiezione privata, in una lettera commentò bonariamente: «Durante quelle caldissime giornate mi fu rimproverata un’eccessiva intransigenza. La nuova stagione del campionato di Serie B si apre sotto i migliori auspici per la compagine labronica che, con il confermato allenatore Panucci, conquista bottino pieno nelle prime 4 giornate di campionato e la testa della classifica; tuttavia alcuni infortuni e la crescente difficoltà dell’ambiente labronico con il presidente Spinelli, fanno precipitare il Livorno in un vortice di risultati negativi che lo fanno scivolare verso la zona retrocessione. Le squadre hanno iniziato a presentare i loghi degli sponsor sulle loro maglie, fornendo una nuova fonte di entrate e visibilità sia per la squadra che per le società sponsor. Figuriamoci con quella maglia così totalizzante, il numero che hai sempre visto solo e soltanto sulle spalle di Totti. Al cambio di maglia corrisponde un cambio di sensibilità e attitudine: dal 10 della fantasia all’8 della disciplina tattica, dell’inesauribilità, dell’infinito, se lo corichi su un lato; del loop.

Tacchettee » Per ora gli dà il cambio. Forse era Cioran, o Cortázar, o mio nonno chi diceva che «solo gli imbecilli non cambiano idea almeno tre volte al giorno». Un tempo era tutto gratis fatta eccezione per il compito assegnato (talvolta) ai genitori di lavare le divise da gioco a casa. 20. Esordisce in maglia blucerchiata 21 agosto 2016 nella vittoriosa trasferta per 1 a 0 in casa dell’Empoli. Dal 1997/98 e per tre stagioni, lo United indossò sempre la stessa maglia home in Champions, diversa da quella utilizzata in campionato: inequivocabilmente rossa, con colletto e crest alternativo, su sfondo grigio. Dal 1947 al 1959 la casacca ebbe in prevalenza quattro strisce nere e tre azzurre. Le rimanenti cinque sono tre gran rasoiate da fuori area, altra sua caratteristica, e due vere perle, entrambe messe a segno a cavallo del suo ventesimo compleanno. La Lazio era passata in vantaggio con un rigore intorno al ventesimo del primo tempo (marcatore: Ceccarelli, oggi al FeralpiSalò), e a due minuti precisi dal fischio finale, come epica comanda, ecco assegnato un penalty ai giallorossi: la palla del pareggio. Nella stessa stagione, gli uomini di Rossetti arrivano fino agli ottavi di Coppa Italia: dopo aver sconfitto Sambenedettese, Fano, Pescara, Pisa e Vicenza, il 7 aprile la Lazio di Silvio Piola ferma il cammino dei marchigiani.

Alberto ed Elisa Benzoni ritengono invece che il piano, per i rischi di rappresaglia che comportava, «non poteva assolutamente essere comunicato agli altri perché non poteva in alcun modo essere da loro condiviso». L’arbitro non aveva tutti i torti viste le tensioni della vigilia, e prima della gara, egli stesso fu addirittura arrestato all’ingresso dello stadio perché scambiato per l’ennesimo mitomane che voleva spacciarsi per arbitro della finale, dato che prima di lui ben tredici persone avevano provato a fare le sue veci. Una casacca rimasta nell’immaginario grazie a una squadra che passò gli anni Settanta a fare incetta di scudetti, e che proprio in questo decennio diventò, definitivamente, una passione slegata da confini o classi. Abbiamo provato a fare un ‘Best Of’ con le migliori 8 maglie della nuova stagione, menzionando marchi più noti come Kappa, Erreà, Lotto e Macron, ma anche il semisconosciuto Unicom. La stagione 2011-2012 è quella di una nuova proprietà, un nuovo DS, Sabatini, un nuovo direttore generale, Baldini, un nuovo tecnico: Luis Enrique. Un nuovo progetto, che presto nella piazza diventerà, con una storpiatura dialettale foriera d’ironia e orgogliosa rivendicazione “Er Proggetto”.

Le maglie rappresentano molto più di un semplice capo: vogliono creare un legame profondo con i tifosi. E chiosa: «È che sono un ragazzo molto umile: anche terzino o ala, per me va bene, pur di giocare». Il suo allenatore è un ragazzo di pochi anni più grandi di lui, meticoloso nella preparazione atletica, alchimista tattico dal futuro promettente: si chiama Andrea Stramaccioni. Mi rispose solo per precisare che lui, le magliette, mica era vero che se le rubava per poi rivenderle su eBay. È in quel periodo che, allo stadio Olimpico, una domenica, conosce Ilenia, che era ancora una ragazzina. Gli anni ’80, anni gloriosi soprattutto nella prima parte e segnati ancora dalla presenza di Zico, hanno regalato anche divise leggermente diverse, con bande più larghe rispetto al passato e con un rosso più brillante. Le maglie a maniche lunghe non vengono utilizzate più in Serie A, ma non sono neanche presenti negli store online, a differenza di quanto accade ancora per i club stranieri, regolarmente in vendita a pochi euro in più rispetto a quelle tradizionali: quelle Nike del PSG, quelle PUMA Manchester City, quelle New Balance del Liverpool, e adidas del Real Madrid.


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