I pantaloncini bianchi avevano numero (in azzurro o blu) a sinistra e logo del club a destra; i calzettoni azzurri avevano risvolto bianco e logo societario. I calzettoni, azzurri con risvolti bianchi, avevano, sia sul retro sia sul fronte, due linee verticali bianche: in particolare, sul fronte, le due linee si univano, nella parte bassa, formando un arco che avvolgeva il logo del club. Azzurri con risvolti bianchi erano i calzettoni, provvisti anche di due righini verticali curvilinei in bianco e del logo del club. Sempre di «tono più cupo» erano le bande verticali sui fianchi del corpino, che si allargavano nella parte bassa, terminando a punta sul davanti e unendosi sul retro in un’ampia fascia. Sul davanti della casacca, in basso a sinistra, una patch bianca più lunga che larga e dal contorno curvilineo, conteneva il logo del club, maglia da calcio vintage le cui dimensioni erano ridotte rispetto al logo riprodotto sul petto della jersey.
Il logo del Napoli tornò sulla sinistra con la jersey 2008-2009. Il colletto wingtip con scollo a «V» ricordava quello delle divise della seconda metà degli anni ottanta, sebbene il lato corto della vela fosse caratterizzato da un bordino bianco. Il colletto, per taglio e forma, ricordava quello della jersey 2004-2005, quanto alle rifiniture in bianco, prevedeva un bordino e due piccole fasce collocate, ciascuna, su un lato della nuca: tali fasce erano appuntite nella parte orientata verso il fronte e tagliate diagonalmente nella parte orientata verso il centro della nuca. Al di sotto del colletto, sul retro della maglia, sempre in bianco, compariva la scritta SSC NAPOLI. Il retro del corpino aveva sfondo uniforme e, in bianco, la scritta SSC NAPOLI sotto la nuca. Continuò la sua attività antifascista anche all’estero e per questo, dopo essere rientrato sotto falso nome in Italia nel 1929, fu arrestato e condannato dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato prima alla reclusione e successivamente al confino. In 94 stagioni sportive disputate a livello nazionale dall’esordio nella Lega Nord il 2 ottobre 1921, compresi 4 tornei di Prima Divisione (A), 5 tornei fra Seconda Divisione e Nord Italia (B).
9-6-1999 Losanna Svizzera 0 – 0 Italia Qual. Sei giocatori rossoneri vengono convocati dal commissario tecnico della Nazionale italiana per la partita contro la Svizzera (finita poi 1 a 1): Carlo Annovazzi (capitano), Arturo Silvestri, Andrea Bonomi, Omero Tognon, Pietro Grosso e Renzo Burini. La storia della nazionale inizia il 10 novembre 1984, quando ad Hengelhoef, frazioncina della città belga di Houthalen-Helchteren, l’Italia batte 4-0 i Paesi Bassi nella sua prima gara ufficiale. Con 9 gol al campionato mondiale, è il miglior realizzatore della nazionale italiana (a pari merito con Paolo Rossi e Roberto Baggio). Al suo terzo Mondiale, quello di Spagna 1982, il tecnico Santana muta il ruolo di Dirceu, schierandolo un po’ più come interno di centrocampo. Molto sentita è la cosiddetta Festa del Voto, che si svolge l’ultima domenica di maggio, in ricordo del voto che, durante l’ultima guerra mondiale, fece l’allora arcivescovo di Sassari, Arcangelo Mazzotti, davanti all’antico simulacro della Madonna delle Grazie di San Pietro in Silki, trasportato, nel 1943, per un settenario di preghiera speciale nella Primaziale cittadina nonostante i timori dei bombardamenti. Caratteristica della prima maglia 2017-2018 fu il colletto a girocollo di un azzurro più scuro rispetto al corpino e con un taglio a «V» appena accennato sul davanti.
Grazie a un organico pressoché invariato rispetto al precedente campionato e a degli automatismi ormai ben oliati, Delio Rossi riuscì a ottenere risultati anche in cadetteria, installandosi fin dai primi mesi nelle posizioni utili per il salto di categoria. In misura minore, dalla fine degli anni 1980 i diversi sponsor tecnici dell’epoca scelsero di modificare la canonica uniforme: dapprima, colorando di bianco i vecchi calzettoni neri, ottenendo così un effetto all white, e successivamente in senso opposto, ricorrendo a pantaloncini neri che generarono una predominanza scura nella zona inferiore dell’uniforme; tali licenze creative ebbero termine solo pochi anni dopo l’inizio del III millennio. Una serie di elementi di novità caratterizzò la home 2007-2008. Lo scollo a «V», dalla forma inconsueta e dal taglio curvilineo, aveva un sottile orlo bianco e, nella parte bassa, un lembo di tessuto bianco che ne univa i lati. Da entrambi i lati del collo, in prossimità del vertice della «V», partiva un bordino bianco che, percorrendo orizzontalmente la parte alta del petto, continuava, con andamento ondulato, lungo la mezza manica fino all’estremità della stessa, dove disegnava una curva che, abbracciando un lembo di tessuto – una sorta di breve prolungamento della manica – risaliva sul retro di quest’ultima, con il medesimo tracciato curvo, per attraversare, con un disegno ondulato, le spalle del corpino, fin quasi al centro, dove saliva verticalmente sino al collo, fiancheggiando un inserto di tessuto bianco (un piccolo rettangolo), ricompreso tra il bordino proveniente da destra e quello proveniente da sinistra.